Daily Archives: 6 settembre 2016

Scavo archeologico di Palazzo Franchetti

Comunicato Stampa

 

L’AFFACCIO SULLA CASA DEL CONTE UGOLINO DELLA GHERARDESCA

Terminato nel giardino di Palazzo Franchetti lo scavo archeologico nell’area occupata dall’abitazione del Conte Ugolino: ritrovati i muri, i pavimenti e numerosi reperti

 

Pisa, 5 settembre 2016

 

Poco più di un mese sono durati i lavori di scavo, uno dei pochi eseguiti nella parte di Mezzogiorno, per riportare alla luce i resti della casa del conte Ugolino della Gherardesca nella zona dove sorgeva il piaggione, un’area rimasta per secoli non edificata perché, secondo la tradizione, quell’edificio sarebbe stato demolito «con l’apposizione solita del sale».

Le operazioni, effettuate in regime di concessione ministeriale e iniziate a metà luglio, si sono concluse come da crono-programma, venerdì 26 agosto. Un ritmo serrato che ha visto impegnati un nutrito gruppo di archeologi guidati nella direzione scientifica da Monica Baldassarri e dal coordinatore scientifico Antonio Alberti, mentre alla stesura del progetto scientifico e di valorizzazione dell’area hanno collaborato Maria Luisa Ceccarelli-Lemut, docente di Storia Medievale e massima studiosa della famiglia Della Gherardesca, ed Evita Ceccarelli, presidente dell’Archeo Club d’Italia sezione di Pisa. Agli archeologi si sono affiancati gli operai del Consorzio 4 Basso Valdarno che hanno coadiuvato gli studiosi nelle procedure di rimozione del materiale terroso.

 

Prima dell’inizio degli scavi, oltre alla tradizione di età moderna, anche la documentazione scritta medievale rintracciata da Maria Luisa Ceccarelli Lemut testimoniava che nell’area nella quale oggi si trova il giardino del Consorzio 4 Basso Valdarno, al tempo nella cappella di San Sepolcro, erano ubicate alcune abitazioni dei della Gherardesca, la famiglia aristocratica che ebbe così tanta rilevanza non solo a Pisa ma in Toscana e in tutta l’area tirrenica e dette i natali al conte Ugolino di dantesca memoria.

Poiché le fonti medievali tuttavia non davano indicazioni topografiche precise due sono state le aree interessate dallo scavo: la prima, prospiciente il muro di cinta di Lungarno Galilei nel versante di Vicolo Del Torti (denominata Area 2000), l’altra a circa metà dell’ala del giardino ovest (denominata Area 1000).